Presentata al Salone di Ginevra nel 2009, il prossimo anno arriverà teoricamente sulle strade la prima auto ad aria compressa, la AirPod, prodotta dalla Motor Development International, società con sede nel Lussemburgo, in collaborazione con la Tata Motors. Rivoluzione? Nuova era della mobilità a impatto zero? Teoricamente sì, ma nei fatti c’è qualche problema in più da risolvere.
Iniziamo a vedere le caratteristiche ufficiali di questo modello, che da concept car sarebbe pronto a fare il grande salto verso il mercato di massa. È dotato di un motore da 7 kW, pari a circa 10 Cv, e una coppia di 45 Nm. Secondo le specifiche ufficiali del produttore, sarebbe in grado di percorrere fino a 100 km di strada con solamente un euro di “carburante” e potrebbe raggiungere una velocità massima di 80 km/h (che, però, abbasserebbe notevolmente l’autonomia generale). Passerà attraverso varie fasi di omologazione, che la porteranno ad essere guidabile persino dai ragazzi di 14 anni e poi sarà declinata in varie versioni più potenti, ovvero la AirOne da 20 Cv e la AirCity da 34 Cv. Ciliegina sulla torta è il prezzo: appena 7.000 €, quindi meno di una citycar.
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Presentata la Air Pod
Al porto di Cagliari la prima macchina ad aria compressa