"Pare incredibile, ma la fantascienza di oggi diventa la scienza di domani". Queste parole furono pronunciate da Gene Roddenberry, il creatore di Star Trek, e non si sono rivelate per nulla un'esagerazione. Basta osservare un telefonino di quelli flip top, apribili, per rendersi conto della straordinaria similitudine con i comunicatori in mano all'equipaggio del capitano James Kirk. Una somiglianza tanto più sorprendente se si osserva il vecchio Motorola StarTac, il cui nome non è l'unico motivo di ispirazione: il Communicator della flotta stellare è pressoché identico. Ma è ancor più stupefacente se si considera che è stato inventato nel 1966. La fantascienza diventa scienza? Sì, talvolta è così.
star_trek_kirk_comunicator
Lo hanno insegnato Jules Verne, Isaac Asimov, Carl Sagan, ma fra tutti gli esempi spicca Star Trek. Dalle prime tre stagioni (1966-1969), passando per The Next Generation (Tng); dai 10 film a Deep space nine, da Vojager fino all'ultima serie Enterprise, i telefilm inventati da Roddenberry hanno avuto il merito di anticipare molte innovazioni e scoperte o addirittura stimolare la ricerca. Come ammette il grande fisico Steven Hawking nella prefazione del libro di Lawrence Krauss "La fisica di Star Trek".
E se i motori a curvatura per viaggiare più veloci della luce nelle "pieghe" del continuum spazio-tempo sono fantasia, dalle avventure della nave stellare Enterprise sono nati molti oggetti per noi comuni. Il Tablet Pc sembra moderno? Il top dell'hi-tech cibernetico? Bene: l'attendente del capitano Kirk nel 1967 usava una tavoletta con documenti in formato elettronico. L'antesignano del Tablet Pc e del pen computing, che proprio in quel tempo si stava iniziando a studiare alla Rand corporation. Una curiosità: l'attendente di Kirk si chiamava proprio Janice Rand.
Ma non è solo il tablet a essere stato inventato da Roddenberry: nelle serie degli anni 80 i membri della Flotta stellare usano un computer palmare chiamato Padd (Personal access display device), davvero un moderno Pda ante litteram.
E che dire degli scanner medici del Dottor McCoy o della Dottoressa Crusher così simili a un moderno thermoscan acquistabile nella farmacia sotto casa?
O, ancora, della realtà virtuale? Un tema anticipato dall'episodio pilota "The Cage" e poi ripreso nel "ponte ologrammi" di The Next Generation. E nella stessa serie, nella puntata "Evolution" del 1989, l'Enterprise di Picard è infestata da nanomacchine (i nanorobot sono però un'idea di Asimov) che anticipano di molti anni l'evoluzione, solo ora ipotizzata, delle nanotecnologie.

Nel film "L'uomo che cadde sulla terra" del 1975 l'alieno (David Bowie) ascolta musica con un oggetto che anticipa non solo il Cd, ma addirittura le memorie musicali dei lettori Mp3 attuali. Gene Roddenberry aveva bisogno di "inventare" un sistema di propulsione che permettesse di viaggiare più veloce della luce per "arrivare là dove nessuno è mai giunto prima" e, a metà degli anni 60, insieme agli autori concepisce un sistema molto originale: le navi stellari viaggiano con motori che utilizzano reazioni controllate di annichilimento materia/antimateria, ma servono non per spingere la nave come un razzo bensì per "curvare" lo spazio-tempo, come solo un buco nero o un grande astro potrebbe fare. É un concetto che era all'avanguardia per l'epoca e che ha anticipato teorie iper-relativistiche e studi di Steven Hawking (grande appassionato di Star Trek fino a recitare da guest star in un episodio) sui buchi neri e sui tunnel spaziali. Mentre gli studi sull'antimateria, teorizzata nel 1928 da Paul Dirac, hanno subito un'accelerazione nel 1995 con la produzione al Cern dei primi atomi di anti-idrogeno e ora con il progetto Ams (Antimatter spectrometer), si attendono nuove evoluzioni.

La fantascienza ha un valore di stimolo intellettuale per cercare nuove idee, teorie, oggetti. Non è solo uno strumento di intrattenimento, ma un veicolo per sognare e anticipare il futuro, capace di influenzare scienziati e inventori: per esempio, il nome del primo computer personale, l'Altair 8800 del 1975, è quello del pianeta del film del 1956 "The forbidden planet" e il nome dei suoi abitanti, i Krell, è utilizzato in ultratecnologici amplificatori audio: i Krell, appunto. E nello stesso film compare il robot Robbie, antesignano degli autonomi atropoformi (come quelli di Guerre Stellari), un sogno che Honda e Sony stanno concretizzando.

Ma la fantascienza, proprio quella nata durante l'epoca Apollo, ha offerto spunti anche per le scienze politiche e sociali: tutta la saga di "Star Trek" è basata sul concetto di società equa, pacifica e libera dai bisogni materiali grazie alla tecnologia (i telefilm furono apprezzati anche dal Cremlino che chiese di mettere un ufficiale russo a bordo dell'Enterprise), mentre il cult movie "Il giorno dei Trifidi" del 1963 è tuttora un manifesto contro il totalitarismo.....
.. e domani...?

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