Togliere i componenti da un circuito stampato é sempre stata un'operazione complessa e noiosa. Pompette aspirastagno e trecciole di rame non sempre danno un risultato totalmente soddisfacente; oltretutto esiste il rischio di danneggiare piazzole e piste per surriscaldamento. Tramite un saldatore istantaneo è possibile dissaldare velocemente integrati SIL (single in line) ed anche DIL (dual in line). E' sufficiente realizzare ed installare una "punta" conformata come nella foto (qui in basso):
La lunghezza totale del filo di rame ed il suo diametro devono essere gli stessi della punta originale. La punta in basso è realizzata con le stesse dimensioni dell'originale (piuttosto costosa) e fornisce identiche prestazioni salvo la durata, che sarà più breve, ma ciò non è un problema in quanto il suo costo è quasi
nullo. Per facilitare la dissaldatura è conveniente cortocircuitare preventivamente con gocce di stagno tutti i pin dell'integrato, in modo da facilitare la propagazione del calore. La punta in alto è formata con filo da 1,5 mm. di diametro e permette l'effettuazione di saldature un pò più critiche dimensionalmente.
E' raccordata a due corti spezzoni di filo del diametro di 2 mm. per venire fissata nei mandrini del saldatore. I due raccordi con viti sono degli inserti prelevati da una morsettiera "Mammuth".
Questi sono saldati a stagno agli spezzoni sul lato saldatore per migliorare la conduttività elettrica.
Per un funzionamento ottimale dei saldatori istantanei è indispensabile che il filo della punta sia ben pulito con lana d' acciaio inox (quella per le pentole) nella zona di contatto col
saldatore. E' bene prestagnare le punte prima di utilizzarle. La vite che s'intravede sul perno basso del saldatore serve per il collegamento a terra (calorifero) tramite un filo in caso di saldatura di componenti MOS.