Vi siete mai scontrati con il problema di avere dei vecchi supporti informatici che contengono dati importanti e che non potete leggere perché non ci sono più i lettori o non c'è più l’applicazione che li ha scritti? Capita a tutti, e per questo esistono ditte specializzate nella lettura e conversione dei dati vintage.
A una di queste, DriveSavers, è toccata una sfida di recupero molto speciale: estrarre il contenuto dei dischetti personali di Gene Roddenberry, il creatore di Star Trek, celeberrima saga di fantascienza che quest’anno compie cinquant’anni (andò in onda negli Stati Uniti per la prima volta nel 1966).
I duecento dischetti furono ritrovati anni dopo la scomparsa di Roddenberry nel 1991: si tratta di floppy da cinque pollici e un quarto, con una capienza di 160 kilobyte (ridicola per gli standard odierni), sui quali il creatore di Star Trek registrava il proprio lavoro e annotava “idee per storie e scriveva copioni e appunti”. Materiale interessantissimo per i cultori della serie e della fantascienza in generale, ma inaccessibile.
I documenti, infatti, furono scritti negli anni Ottanta usando due computer costruiti su misura per lui, dotati di un sistema operativo personalizzato. Non c’erano, nemmeno all’epoca, altri computer al mondo in grado di leggere quei dati, e oggi uno di questi due dispositivi è guasto e l’altro è stato venduto.
Gli specialisti di DriveSavers hanno quindi speso circa tre mesi non solo per recuperare un lettore di dischi da 5,25" e collegarlo a un computer di oggi ma anche per scrivere un software che leggesse i dati, scritti sui dischetti in un formato per il quale non c’era alcuna documentazione. Il contenuto estratto non è ancora stato reso pubblico, ma è possibile che verrà rilasciato per celebrare il cinquantenario, come sta avvenendo per molti altri documenti riguardanti Star Trek e gli altri progetti di Roddenberry.
Non è noto quanto sia costato questo recupero molto speciale, ma tre mesi di lavoro non saranno certo a buon mercato. Visto che il problema ci tocca tutti è opportuno fare prevenzione, prendendo l’abitudine di usare formati standard documentati e trasferendo i dati man mano su supporti aggiornati. Insomma, è ora di prendere quella vecchia scatola di floppy sui quali avete immortalato i vostri primi passi informatici e trasferirli a qualcosa di meno arcaico prima che diventi impossibile trovare lettori di dischetti.