Il primo, quando i segnali radio da me inviati fecero suonare un campanello dall’altro lato della stanza in cui stavo svolgendo i miei esperimenti; il secondo, quando i segnali trasmessi dalla mia stazione di Poldhu, in Cornovaglia, furono captati dal ricevitore che ascoltavo a S. Giovanni di Terranova, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico a una distanza di circa 3000 km; il terzo è ora, ogni qualvolta posso serenamente immaginare le possibilità future e sentire che l’attività e gli sforzi di tutta la mia vita hanno fornito basi solide su cui si potrà continuare a costruire.”
[Guglielmo Marconi - Dicembre 1935]
Il marchese Guglielmo Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937) è stato un fisico e inventore italiano.
È conosciuto per aver sviluppato un sistema di telegrafia senza fili via onde radio che ottenne una notevole diffusione: evoluzioni della trasmissioni senza fili portarono allo sviluppo dei moderni metodi di comunicazione come la TV, la radio il telefoni cellulari i telecomandi e tutti i sistemi che utilizzano le comunicazioni senza fili.
Nacque a Bologna il 25 aprile 1874. Suo padre Giuseppe Marconi, un proprietario terriero che viveva nelle campagne di Pontecchio, era al secondo matrimonio. Vedovo con un figlio, aveva conosciuto una giovane irlandese, Annie Jameson, nipote del fondatore della storica distilleria Jameson & Sons in visita in Italia per studiare bel canto, sposandola il 16 aprile 1864 a Boulogne-sur-Mer. Un anno dopo il matrimonio nacque Alfonso e, nove anni più tardi, Guglielmo.
L'avere avuto una madre irlandese permette di comprendere meglio le molte attività di Guglielmo che si svolsero in Gran Bretagna ed Irlanda. Avrebbe potuto optare per la cittadinanza britannica in qualsiasi momento, in quanto figlio di entrambi i genitori con tale cittadinanza. Quando il piccolo Guglielmo aveva tre anni, il 4 maggio 1877, Giuseppe Marconi aveva infatti deciso di assumere a sua volta la cittadinanza inglese (non la riacquisterà più).
Gli esperimenti
Egli cominciò i primi esperimenti, lavorando come autodidatta e avendo come aiuto il fido maggiordomo Mignani, quando era appena ventenne. Nell'estate del 1894 costruì un segnalatore di temporali: una pila, un coherer (ossia un tubetto con limatura di ferro) e un campanello elettrico. Al primo fulmine il campanello squillò.
Una notte di dicembre, Guglielmo sveglia la madre e la invita nel suo rifugio segreto. Su un bancone, appoggiato alla finestra, vi è un tasto telegrafico: basta premerlo per far squillare il campanello dall'altro lato della stanza. Il giorno dopo anche il padre assiste all'esperimento. Quando si convince che il campanello suona senza collegamento con fili, mette mano al portafoglio e regala al figlio i soldi necessari per l'acquisto di nuovi materiali. Il giovane Marconi prosegue nei suoi esperimenti. Sposta il campanello al piano terra della villa e lo sente suonare ancora, come se le onde avessero perforato i muri di casa. Poi va con i suoi apparecchi in campagna: aumenta la potenza delle emissioni e la distanza che separa il trasmettitore dal ricevitore, che ora capta i segnali dell'alfabeto Morse.
Finalmente, l'8 dicembre 1895, dopo vari tentativi, l'apparecchio che aveva costruito si dimostrò valido nel comunicare e ricevere segnali a distanza, ma anche nel superare gli ostacoli naturali (in questo caso, la collina dietro Villa Griffone). Il colpo di fucile che Mignani sparò in aria per confermare la riuscita dell'esperimento (l'apparecchio vibrò e cantò come un grillo per tre volte) viene considerato l'atto di battesimo della radio in Italia.
Il brevetto
Marconi cercò di commercializzare l'invenzione, intuendo che occorressero grandi capitali per proseguire negli esperimenti. Si rivolse al ministero delle Poste e Telegrafi, dal quale non ottenne risposta. Il 12 febbraio del 1896 si recò con la madre in Inghilterra. Il 5 marzo presentò a Londra la prima richiesta provvisoria di brevetto, col numero 5028 e col titolo "Miglioramenti nella telegrafia e relativi apparati".
Il 19 marzo ricevette dall'Ufficio Brevetti conferma dell'accettazione della prima domanda. Il 2 giugno dello stesso anno, Marconi depositò all'Ufficio Brevetti di Londra una domanda definitiva per un sistema di telegrafia senza fili, n. 12039, dal titolo "Perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e dei segnali elettrici e negli apparecchi relativi". Nel farlo rinunciò a tre mesi di priorità sull'invenzione.
Durante gli anni vi sono state molte dispute, sia teoriche nell'ambito dei fisici, sia in campo legale, per stabilire chi debba essere effettivamente considerato il primo inventore della radio, ma ancora oggi la questione è controversa e spesso si lascia influenzare da considerazioni politiche di schieramento o da nazionalismi.
Di certo, Guglielmo Marconi può essere considerato il primo di tanti scienziati che sono dovuti uscire dall'Italia per poter mettere a frutto le proprie scoperte.
Il successo
Marconi, intanto, con esperimenti pubblici dimostra di essere un abile pubblicitario di se stesso. Presenti politici ed industriali, colloca un trasmettitore sul tetto dello stabile della direzione delle Poste e un ricevitore in una casa su una banchina del Tamigi, a quattro chilometri di distanza: è un trionfo. Tutti i giornali britannici parlano bene di lui. Per l'Ammiragliato stabilisce un contatto attraverso il canale di Bristol, largo 14 chilometri. Collabora con il Daily Express in occasione delle regate di Kingstown. I giornalisti seguono le regate al largo, a bordo di un rimorchiatore, poi passano le notizie a Marconi che le trasmette ad una stazione a terra da dove vengono telefonate al giornale che brucia la concorrenza.
Nel luglio 1897 Marconi fondò a Londra la Wireless Telegraph Trading Signal Company (successivamente rinominata Marconi Wireless Telegraph Company), che aprì il primo "ufficio senza fili" del mondo in Hall Street a Chelmsford, in Inghilterra, nel 1898 e impiegava circa 50 persone.
Egli effettuò la prima trasmissione senza fili attraverso l'acqua da Ballycastle (Irlanda del nord) all'isola di Rathlin nel 1898. Stabilì un ponte radio tra la residenza estiva della regina Vittoria e lo yacht reale sul quale c'era il principe di Galles, il futuro Edoardo VII convalescente per una brutta ferita al ginocchio. Nel dicembre, da un battello attrezzato con la radio parte una richiesta di soccorso: è il primo caso di salvataggio. Il 29 maggio i segnali attraversano il canale della Manica superando la distanza di 51 chilometri.
Ma è ormai verso l'Atlantico che Marconi concentra tutte le sue ricerche. Al contrario di molti scienziati, egli è convinto che le onde possano varcare l'oceano seguendo la curvatura della Terra. Il 6 novembre 1901 a Poldhu, in Cornovaglia, installa un grande trasmettitore la cui antenna di 130 metri è sollevata da un aquilone costituito da 60 fili tesi come una tela di ragno tra due piloni alti 49 metri e distanti fra di loro 61. Poi s'imbarca per St. John's di Terranova con gli assistenti Kemp e Paget. I due luoghi distano fra di loro oltre 3.000 chilometri e sono separati dall'oceano Atlantico. Il 12 dicembre 1901 ci fu la comunicazione che costituì il primo segnale radio transoceanico. Il messaggio ricevuto era composto da tre punti, la lettera S del codice Morse.Per raggiungere Newfoundland avrebbe dovuto rimbalzare due volte sulla ionosfera. Una contestazione recente è stata elevata dal dottor Jack Belrose basandosi sia su considerazioni teoriche che su tentativi di ripetizione dell'esperimento; egli crede che Marconi udì solamente disturbi atmosferici scambiati per un segnale.
Installò un analogo trasmettitore a scintilla nel Centro Radio di Coltano, presso Pisa, nel 1903, che venne utilizzato fino alla Seconda Guerra Mondiale prima per comunicare con le Colonie d'Africa, quindi con le navi in navigazione, ed in seguito ampliata e potenziata tanto da essere considerata, prima del conflitto, la più importante stazione radio d'Europa.
Il 16 marzo 1905 sposò Beatrice O'Brien, figlia di Edward Dunnough (O'Brien), il quattordicesimo barone di Inchiquin. Essi ebbero tre figlie: Lucia, che sopravvisse solo tre settimane, Degna e Gioia; ed un figlio, Giulio. Divorziarono nel 1924.
Marconi non ottenne comunicazioni transoceaniche completamente attendibili fino al 1907. Fu il fondatore della Marconi corporation.
Nel 1909 Guglielmo Marconi condivise con il fisico tedesco Karl Ferdinand Braun il premio Nobel per la fisica.
Nell'autunno 1911 Marconi visitò le colonie italiane in Africa per sperimentare i collegamenti a lunga distanza con la stazione di Coltano; in particolare fu a Tripoli da poco occupata dalle truppe italiane dove effettuò in collaborazione con Luigi Sacco comandante della locale stazione RT alcuni esperimenti di collegamento radio con Coltano, che diedero impulso all'allestimento da parte dell'arma del Genio del primo servizio di radiotelegrafia militare su larga scala.
Quando nel 1912 il Titanic affondò dopo aver lanciato il primo segnale SOS della storia, Marconi fu tra i primi ad accorrere al porto di New York per ricevere i superstiti, venendo pubblicamente elogiato.
Il 30 dicembre 1914 venne nominato senatore a vita del Regno d'Italia mentre nel giugno 1915 si arruolò volontario nell'Esercito italiano col grado di tenente di complemento del Genio dirigibilisti, per poi diventare ufficiale di vascello di complemento nel 1916.[9]
Nel 1920 lo stabilimento di Marconi di Chelmsford fu sede della prima trasmissione audio annunciata pubblicamente del Regno Unito; una delle protagoniste fu Nellie Melba. Nel 1922 il primo servizio regolare di trasmissioni di intrattenimento cominciò dal Marconi Research Centre a Writtle, vicino Chelmsford.
Fu nominato presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 1927 e della Regia Accademia d'Italia (l'attuale Accademia Nazionale dei Lincei) il 19 settembre 1930, diventando automaticamente membro del Gran Consiglio Fascista (partecipò ad una sola seduta).
La figura di Marconi fu utilizzata dalla propaganda del regime fascista come esempio di patriottismo e genialità italica e lo stesso Marconi non nascose mai le sue simpatie per il regime.
Il 15 giugno 1927 sposò Maria Cristina Bezzi-Scali. La loro figlia fu chiamata Maria Elettra Elena Anna. Anche il panfilo che ospitò molte ricerche in varie parti del mondo si chiamava Elettra. Gli esperimenti effettuati nel golfo del Tigullio avevano come postazione a terra una torre, posta sulla penisola di Sestri Levante, che, appunto, prese il nome di "Torre Marconi", mentre nelle carte ufficiali della Marina italiana il golfo del Tigullio assunse il nome di "Golfo Marconi". Lo affianca in questi anni il fedele assistente Adelmo Landini.
Dal Centro di Coltano partì il segnale, nel 1931, che accese le luci al Cristo Redentore di Rio de Janeiro, in una dimostrazione sull'efficienza della radio in comunicazioni transoceaniche.
Dal 1933 alla morte fu presidente dell'Istituto Treccani. Nel 1934 fu nominato primo presidente del CIRM che era nato su iniziativa sua e del suo medico, il dottor Guido Guida.
Sempre nel 1933 mostrò nelle vicinanze di Castelgandolfo ad alcuni alti ufficiali un apparato radio che permetteva di rilevare oggetti metallici nelle vicinanze, di fatto un primo abbozzo di quel radar che Marconi aveva preconizzato già nel 1922; una nuova dimostrazione nel 1935 diede origine a una curiosa leggenda metropolitana secondo la quale Marconi e i militari stavano sperimentando il raggio della morte. Negli anni seguenti continuò queste ricerche, in parallelo a quelle di Ugo Tiberio, richerche che furono purtroppo interrotte nel 1937 dalla sua improvvisa morte.
Il primo servizio di televisione regolare al mondo fu inaugurato a Londra dalla BBC il 2 novembre 1936; dopo una breve sperimentazione dei due sistemi (quello a scansione meccanica dello scozzese John Logie Baird e quello elettronico della Marconi-EMI Television), la BBC adottò definitivamente il sistema elettronico Marconi-EMI dal 1° febbraio 1937. La stessa BBC nel 1935, dopo l'invasione italiana dell'Etiopia, per questioni politiche aveva bandito Marconi dalle trasmissioni.
Gli furono conferite 16 lauree honoris causa (di cui due in legge), 25 onorificenze di alto rango, 12 cittadinanze onorarie. Con Regio Decreto del 18 luglio 1936 Marconi fu promosso contrammiraglio nella riserva per meriti eccezionali.
La morte
A Roma, la mattina del 19 luglio 1937, Guglielmo Marconi accompagnò alla stazione la moglie, diretta a Viareggio per festeggiare il settimo compleanno della figlia Elettra. Dopo essere ritornato nella sua casa di via Condotti ebbe una crisi cardiaca. Chiamò allora a sè il proprio medico (dottor Frugoni), il quale gli comunicò la gravità delle sue condizioni. Conscio di essere arrivato alla fine, Marconi fece chiamare un sacerdote, ricevette l'estrema unzione e morì alle 03:45 del mattino del 20 luglio.
Le sue spoglie sono custodite a Sasso Marconi presso villa Griffone (casa paterna di Guglielmo Marconi), dove hanno sede anche un museo e una fondazione a lui dedicati. In segno di lutto, le stazioni radio di tutto il mondo interruppero contemporaneamente le trasmissioni per due minuti, lasciando l'etere in silenzio.
Nel 1938, con la legge n. 276 del 28 marzo, Vittorio Emanuele III di Savoia decretò "Il giorno 25 aprile, anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, è dichiarato, a tutti gli effetti, giorno di solennità civile". Alcuni anni prima un Regio Decreto (20 giugno 1935, n. 1386) aveva mutato la denominazione del paese di "Praduro e Sasso" in "Sasso Bolognese". Successivamente, con il R.D. 7 marzo 1938, n. 293, il comune è stato autorizzato a cambiare la propria denominazione in "Sasso Marconi" e quella della frazione "Pontecchio" in "Pontecchio Marconi", per mantenere vivo il ricordo che in questa terra ebbero luogo i primi esperimenti della prodigiosa invenzione che donò immensi benefici all'umanità intera, e rese immortale il nome di Guglielmo Marconi.
A Marconi è intitolato l'aeroporto di Bologna che è il principale scalo dell'Emilia-Romagna e uno dei principali a livello nazionale.
Gli fu inoltre dedicato un asteroide, 1332 Marconia.
Le contestazioni di Nikola Tesla
La rivendicazione dell'invenzione della radio di Marconi fu sempre contestata da Nikola Tesla. Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti riconosce a Nikola Tesla la paternità del brevetto della radio.. La sentenza della Corte Suprema Statunitense comunque non è universalmente riconosciuta. Molto tempo prima (1911) l'High Court britannica nella persona di Mr. Justice Parker deliberò su un analogo procedimento la validità dei brevetti di Marconi e negli anni prima del '43 molte altre sentenze sono state pronunciate con andamenti altalenanti per le parti in causa. Sulla causa della Corte Suprema Statunitense vi sono critiche dovute anche al fatto che all'epoca la società Marconi aveva una causa legale in atto con l'esercito Statunitense e la sentenza della Corte Suprema rese nulle le richieste della società Marconi sulle presunte violazioni intellettuali dell'esercito. In realtà ciò non è vero del tutto visto che il governo Usa pagò la somma di oltre 42000 dollari di allora, oltre agli interessi, alla società di Marconi per un brevetto di Oliver Lodge che suddetta società aveva comprato da quest'ultimo.
I sostenitori di Marconi deliberarono che Marconi non era a conoscenza del lavoro di Nikola Tesla negli Stati Uniti. Comunque i lavori "Sulla luce ed altri fenomeni di altra frequenza" (Philadelphia/St. Louis; Franklin Institute in 1893) e "Esperimenti con correnti alternate ad alto potenziale e frequenza" (London; 1892) furono diffusi in tutto il mondo e quindi è possibile che in realtà Marconi conoscesse i lavori.
Cronologia e proprietà dei brevetti secondo la giurisdizione statunitense
Tesla nel marzo 1900 brevettò (consegnato nel 1897) un sistema di trasmissione di energia elettrica che poteva essere anche usato per trasmissione di segnali radio. Nel 1898 brevettò un radiocomando multicanale che permetteva su breve distanza di comandare vascelli, il sistema base di controllo era formato da quattro circuiti sintonizzati alla stessa frequenza.
Fonte: wikipedia
Marconi e cristianesimo:
- "Credo nella potenza della preghiera come cristiano e come scienziato"
- "La scienza è incapace di dare la spiegazione della vita; solo la fede ci può fornire il senso dell’esistenza: sono contento di essere cristiano"
Fonte: www.laparola.info