Nelle radiocomunicazioni si è sempre fatto largo uso di codici ed abbreviazioni. I motivi sono sia tecnici sia pratici. Fra quelli pratici, che rimangono validi anche con la fonia ed i perfezionati apparati moderni, possiamo citare la velocità di trasmissione, ottenuta condensando in pochi caratteri frasi standard, e la chiarezza ed indipendenza dalla madrelingua dell'operatore, dato che ogni codice è internazionalmente definito.
È interessante notare come la pratica dei codici sia largamente utilizzata, oggi, anche in ambiti diversi dal radiantismo.
Possiamo difatti vedere come molti messaggi su Internet (posta elettronica o forum) contengano espressioni sintetiche – come ad esempio TIA, IMHO, IMNHO – per velocizzare la scrittura. Senza parlare poi degli SMS della telefonia mobile, che hanno sviluppato un vero e proprio nuovo linguaggio.
Nelle pagine di questa sezione sono spiegati, fra gli altri, i prefissi dei radioamatori italiani e gli alfabeti fonetici e telefonici usati per la compitazione delle parole in fonia.
Infine ho inserito anche il codice 10: se non sapete cos'è, dateci un'occhiata.