Oggi l’asteroide 2012 DA14 sfiorerà la Terra, in un evento molto raro. A che distanza sarà dal nostro Pianeta?
L’asteroide è stato scoperto da un astrofilo nel febbraio 2012 dall’Osservatorio di La Sagra, in Spagna, quando si trovava a una distanza di 2,5 milioni di chilometri dalla Terra. Transiterà nel punto più vicino al nostro Pianeta questa sera alle 20,26 (ora italiana), a una distanza di 28.500 chilometri. Quindi, al di sotto delle orbite equatoriali, dette geostazionarie, sulle quali orbitano i satelliti meteorologici o per telecomunicazioni.
Cosa sono gli asteroidi?
Sono frammenti di roccia dalle dimensioni più svariate; orbitano tra Marte e Giove, probabilmente come risultato di un Pianeta che non si è mai formato. Ne sono stati catalogati circa 300 mila, compresi quelli che sfuggono da quell’orbita planetaria e diventano corpi celesti vagabondi (anche pericolosi) all’interno del sistema solare. Tra i più grandi c’è Cerere (975 metri per 909), scoperto dall’astronomo italiano Giuseppe Piazzi nel 1801. Si tratta di oggetti talmente grandi da essere considerati corpi celesti più piccoli: le loro dimensioni li rendono stabili tra le orbite di Marte e Giove, senza possibilità di sfuggire da questa traiettoria.
Che asteroide è 2012 DA14?
È classificato come asteroide «near-Earth», cioè tra quelli che gli astronomi hanno classificato con buone possibilità di transitare vicino alla Terra, e ha un diametro tra 45 e 50 metri; sulla base dei calcoli, l’enorme roccia spaziale non pone alcun rischio di impatto. L’asteroide 2012 DA 14 orbita intorno al Sole in 366 giorni circa, quindi un solo giorno in più rispetto alla rivoluzione del nostro pianeta, transita accanto alla Terra due volte all’anno e il suo passaggio ravvicinato alla Terra, dicono gli astronomi, porterà a una leggera perturbazione delle sua traiettoria (che va quindi controllata, considerando i frequenti passaggi in prossimità della Terra).
L’asteroide è un pericolo per i satelliti geostazionari?
La traiettoria che lo farà passare questa sera vicino alla Terra è ben dentro l’anello geostazionario, dove sono posizionati molti satelliti. Ma non vi è pericolo alcuno: l’asteroide arriverà, come direzione, «da sotto» e non incrocerà l’anello geostazionario.
Sarà possibile osservarlo a occhio nudo?
Con un buon binocolo o un piccolo telescopio sarà possibile vederlo come un punto luminoso. L’asteroide 2012 DA14 ha una massa di circa 120 mila tonnellate e durante il massimo avvicinamento brillerà con una «magnitudine 8». Sarà quindi circa sei volte meno luminoso delle stelle più deboli visibili a occhio nudo nel cielo buio.
C’è rischio di impatto con la Terra? Anche solo minime possibilità?
Non vi è alcuna probabilità di impatto. Il rischio è stimato 1 sulla Scala Torino, l’equivalente della Scala Mercalli per i terremoti. Un rischio minimo, considerando che il pericolo è maggiore quanto più è alto il numero di questa scala, varata durante un congresso di astronomi a Torino del 1999. La traiettoria può essere calcolata da Terra con precisione assoluta. Pur non avendo dimensioni tali da provocare catastrofi, se 2012 DA14 avesse colpito il Pianeta avrebbe provocato una bella ferita al punto di impatto. Se la sua composizione fosse stata perlopiù in ferro, avrebbe potuto creare un cratere simile al Meteor Crater, in Arizona, di un chilometro e mezzo di diametro. Oppure i danni provocati nel 1908 nella steppa di Tunguska, nella Siberia Centrale, quando il nucleo di una cometa o un asteroide colpì quella regione radendo al suolo 60 milioni di alberi su 2.100 chilometri quadrati.
Vi sono asteroidi pericolosi per il nostro Pianeta?
La rete di radar che controlla la traiettoria di tutti gli asteroidi di grandi dimensioni non prevede al momento alcun impatto. Ma l’evento di oggi servirà agli astronomi per effettuare studi sullo stesso asteroide e soprattutto sulla sua traiettoria, anche in vista dei passaggi di Apophis, l’asteroide (ben più grande: 270 metri) che avrà un primo incontro ravvicinato con la Terra nel 2029, e uno successivo, più ravvicinato, nel 2036.
Gli asteroidi sono stati esplorati da missioni spaziali?
Le prime fotografie ravvicinate di un asteroide risalgono al 1971, quando la sonda della Nasa Mariner 9 riprese le piccole lune di Marte, Phobos e Deimos, considerate asteroidi catturate dall’attrazione gravitazionale del pianeta rosso. Le prime fotografie ravvicinate di un asteroide vennero invece scattate dalla sonda euro-americana Galileo: a Gaspra nel 1991 e a Ida nel 1993. Nel 1996 la Nasa ha lanciato la prima missione dedicata allo studio di un asteroide: la sonda Near Shoemaker, che dopo aver effettuato nel 1997 il sorvolo dell’asteroide Mathilde, atterrò sull’asteroide Eros nel 2001. La sonda Dawn sarà la prima a entrare per due volte nell’orbita di un asteroide: dopo Vesta, si sta dirigendo verso Cerere, che raggiungerà nel febbraio 2015. L’interesse è tale che la Nasa e altre agenzie hanno in programma una missione di astronauti da far sbarcare sulla superficie di un asteroide di maggiori dimensioni.
Fonte: LASTAMPA.it
Meteoriti sulla Russia, negli Urali 500 feriti
In ospedale 14 persone e danni in sei città. Violente esplosioni a bassa quota nell'atmosfera
MOSCA - Una pioggia di meteoriti ha provocato stamani violente esplosioni a bassa quota nell'atmosfera negli Urali e nelle regioni centrali della Russia. Lo hanno riferito le agenzie, citando le autorità locali e testimoni.
Quasi 500 (474) le persone rimaste ferite, tra cui 14 ricoverate in ospedale, dalla pioggia di meteoriti che stamani ha provocato violente esplosioni a bassa quota nell'atmosfera negli Urali e nelle regioni centrali della Russia. La Protezione Civile ha già inviato sul posto 20mila uomini; sei le città che hanno subito danni. La maggioranza dei feriti - nessuno grave - è stata colpita dai vetri delle finestre infranti a seguito delle esplosioni create dall'impatto dei frammenti. Tutte le scuole e gli asili della regione sono state chiuse. Il fenomeno è stato registrato anche a Tyumen, Kurgan, nella regione di Sverdlovsk, e nel Kazakhstan settentrionale.
Secondo l'esperto di meccanica celeste Andrea Milani, dell'università di Pisa e responsabile del gruppo di ricerca NeoDyS, specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi più vicini alla Terra. "Non c'é nessun legame tra la pioggia di meteoriti in Russia e il passaggio ravvicinato dell'asteroide 2012 DA14. Tra i due eventi - ha detto - non c'é alcuna relazione".
Fra la pioggia di meteoriti e il passaggio dell'asteroide non può esserci alcuna relazione, ha proseguito Milani, perché tra i due fenomeni c'é una distanza di 24 ore. Per avere un'idea di che cosa significhi questo intervallo di tempo, ha proseguito, basti pensare che "in un'ora un asteroide può percorrere un milione di chilometri". Le 24 ore che separano i due venti si traducono quindi in una notevole distanza nello spazio. "Per questo motivo - ha rilevato l'esperto - non c'é alcuna regione di pensare ad un nesso tra i due eventi".
"Le immagini della pioggia di meteoriti che stanno circolando su Internet - prosegue Milani - mostrano una scia che sembra caratteristica dell'impatto di un asteroide. E' quindi probabile che a causare la pioggia di meteoriti sia stato l'impatto di un asteroide, naturalmente diverso da 2012 DA14, e probabilmente più piccolo di questo. Le immagini - conitnua - mostrano una scia luminosa, una lunga traccia discontinua che si allarga e si restringe, interrotta da piu’ esplosioni. Una scia del genere é provocata da un oggetto che scarica parte della sua energia frammentandosi. E' così che un asteroide che eplode nell’impatto con l'atmosfera terrestre si trasforma in una pioggia di meteoriti".
La pioggia di meteoriti "é la prova che non solo l'economia è vulnerabile, ma l'intero pianeta" ha dichiarato il premier russo Dmitri Medvedev, augurandosi che l'evento non causi gravi conseguenze. Allo stesso tempo Medvedev, come riportato dalla radio Kommersant FM, ha ipotizzato che la caduta dei corpi celesti diventi "un simbolo del forum" economico in corso in Siberia.
Il presidente russo Vladimir Putin e' preoccupato per la situazione legata alla caduta del meteorite nella regione di Cheliabinsk, e ha chiesto di inviare sul luogo dell'incidente un gruppo di specialisti della protezione civile, in aggiunta al personale gia' presente, per ''valutare i danni e prestare maggiore aiuto alla gente''. Putin ha criticato il sistema esistente di monitoraggio come ''non del tutto efficace'': a suo avviso, la pioggia di frammenti cosmici sugli Urali ''ci deve interessare non dal punto di vista astronomico, pure importante per gli specialisti, ma da quello del sistema di allerta della popolazione su tali fenomeni, per quanto possibile''.
Fonte: ANSA
Vedendo anche queste immagini tornano in mente le parole di Gesù:
Allora disse loro: «Insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno grandi terremoti, e in vari luoghi pestilenze e carestie; vi saranno fenomeni spaventosi e grandi segni dal cielo. (Gesù) - Luca 21
Fonte: www.laparola.info