Roma: Coratti, aspettiamo Luca Parmitano in Campidoglio
10 Luglio 2013 - 20:20
(ASCA) - Roma, 10 lug - ''Abbiamo appreso con orgoglio del collegamento audio-spaziale tra Luca Parmitano e i piccoli pazienti dell'ospedale pediatrico romano Bambin Gesu'.
Sono grato all'Asi e ai radioamatori dell'Ariss per aver consentito all'astronauta di interloquire con i pazienti di uno degli ospedali della Capitale che rappresenta una eccellenza nazionale in tema di patologie infantili''. A dichiararlo il Presidente dell'Assemblea Capitolina, Mirko Coratti.
''Sarei pertanto lieto di ospitare in Campidoglio il primo italiano ad aver effettuato una passeggiata spaziale, una esperienza unica che potra' raccontare in diretta a tutti i nostri concittadini. Ho dato mandato ai miei uffici di tramettere l'invito all'ASI per recapitarlo al piu' presto a Luca Parmitano'', conclude.
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Un'iniziativa dell'ospedale pediatrico in collaborazione con l'agenzia spaziale italiana (Asi) e l'agenzia spaziale europea (Esa). I bambini hanno "intervistato" Luca Parmitano in collegamento audio dalla stazione spaziale internazionale Iss
Poco meno di 10 minuti di collegamento audio "spaziale" ma grande entusiasmo tra i piccoli pazienti dell'ospedale Pediatrico Bambino Gesù che riuniti in ludoteca hanno "intervistato" l'astronauta Luca Parmitano, a bordo della stazione spaziale internazionale Iss che, partito insieme ad altri cinque il 28 maggio, rientrerà sulla terra a novembre. "Buongiorno! Vi ricevo forte e chiaro!". Dopo brevissimi minuti iniziali di problemi tecnici, ecco la voce dell'astronauta che ha salutato i bambini che lo hanno subito accolto conle loro curiosità. "Come fai a sdraiarti quando dormi?", "Come fai ad andare in bagno in assenza di gravità?", "Come passi il tempo?", "Chi ti cura se stai male?", "Usi l'orologio da lassù?", "La prima cosa che hai pensato appena salito sulla Iss?".
LE DOMANDE DEI BAMBINI - Ad organizzare l'evento "particolare" l'agenzia spaziale italiana (Asi), l'agenzia spaziale europea (Esa), e l'ospedale pediatrico Bambino Gesù, con la collaborazione di Radioamatori Ariss. Tante le curiosità dei piccoli pazienti e tanta anche l'attenzione con cui Luca Parmitano ha risposto ai loro quesiti. Per dormire "non ci sdraiamo perché qui non esiste pavimento quindi non c'è né sopra né sotto. - ha spiegato l'astronauta - E per andare in bagno abbiamo qualcosa di simile al bagno terrestre". "Cosa ti manca di più della terra?" hanno chiesto i bambini. "Mi manca la famiglia, i bambini, mi mancate voi", ha risposto Parmitano. "Guardare la terra è un modo molto bello di passare il tempo. - ha risposto l'astronauta a chi gli chiedeva come passasse il tempo. E ancora: "Chi ti cura se stai male?". "Spero di non stare male ma siamo addestrati per il primo soccorso e comunque c'è qualcuno che ci assiste da terra, poi anch'io sono un mezzo dottore".
LA TERRA VISTA DA SU - Poi è arrivata la domanda che tutti i bambini vorrebbero fare ad un astronauta: "Hai mai incontrato un alieno o hai visto cose strane?". "Gli alieni li ho visti sulla terra, - ha risposto sorridendo l'astronauta - di cose strane ne ho viste tante". "Come sono le stelle viste dalla Iss?". "Sono come le vediamo dalla terra, solo che qui vediamo il loro vero colore", ha detto l'astronauta catanese. Alla domanda quale fosse "la scoperta più bella che hai fatto sulla Iss", Parmitano ha risposto: "Personalmente nessuna, se non quella che il mondo visto da qui non ha confini". E, infine, la descrizione della terra vista da lì. "E' blu, bellissima, un gioiello blu sospeso nel nero", ha risposto l'astronauta. Emozione sia tra i bambini sia tra i genitori. "E' stato davvero bello! Voglio farlo anch'io da grande", ha detto a voce bassa Claudio, un "lettore" che ha avuto la fortuna di chiacchierare con "l'uomo delle stelle". La piccola Sara, cappellino rosa in testa, ha aggiunto: "Bello ma non lo farei... troppi mesi lontano da casa". Un'esperienza "bella ed emozionante" anche per il presidente dell'ospedale, Giuseppe Profiti. "Con Parmitano c'è un po' tutta l'Italia e ci sembrava logico far 'salire' idealmente sulla stazione anche i bambini che sono qui. In questi giorni prima del collegamento c'era forse molta più ansia tra i genitori che tra i bambini. Hanno ricevuto risposte a tutte le loro domande e speriamo adesso noi di riuscire a farlo".
Fonte: PAESE SERA