E' indubbio che la normativa che gestisce le assegnazioni delle frequenze delle stazioni ripetitrici automatiche (ponti ripetitori) necessità di un ordinamento organico e questo non solo per evitare l'isorgere di accuse di abusivismo ma anche, sopratutto, per rendere l'utilizzo, la fruizione, la concessione, il più organico possibile.
Evitare, quindi, sovrapposizioni di frequenze, di coperture, etc. Sembra che il Ministero, su sollceito delle svariate Associazioni, si stia muovendo. Interessanti, quindi, i documenti unitari presentati, già qualche anno fa, dalle varie Associazioni Radioamatoriali. I documenti sono allegati all'articolo.
MINISTERO Sviliuppo Economico
Dipartimento Comunicazioni
Ripartono i Documenti Associativi
Dopo circa 3 anni dalla loro presentazione, i famosi documenti che le maggiori associazioni firmarono tempo fà, tornano alla ribalta grazie ad un nuovo interessamento del Dipartimento, che nell'ambito di un progetto di risistemazione di questo settore, coinvolge tutti i radioamatori italiani come mai prima. Il tema dei sistemi automatici, tra vari blocchi di autorizzazioni e discussioni nate, ha portato in risalto da tempo le problematiche di scelte compiute per demagogia e non per l'interesse associativo e dei radioamatori, basti guardare a quanto successo dal 2003 ad oggi.
Le associazioni nel 2007 proposero un piano tecnico comune, da rispettare tutti, singoli privati o sodalizi, ma che per varie ragioni non vennero mai ufficializzati. L'obiettivo di oggi è quello di applicare quelle norme per avere un database comune, attraverso un sistema telematico che pianifichi razionalmente gli impianti a tutti,aggiornando gli stessi documenti per le nuove esigenze ed attività. A breve, vi saranno degli incontri ufficiali per le logistiche del caso. Mai come oggi i radioamatori possono dare il loro contributo e gestire direttamente quello che il Dipartimento non riesce a fare, come cita anche la costituzione, stà a noi decidere se voler partecipare oppure stare nell'anarchia in nome di una presuntà libertà sfociata in quella situazione.I soci CISAR hanno già scelto quale strada seguire firmando quei documenti anni fà e sono oggi coerenti nel proseguire tale scelta.
Fonte: Cisar