San Francisco, sui cellulari - l'etichetta rischio radiazioni
La città californiana è la prima al mondo che per consentirne la vendita a imporre l'obbligo di indicare il livello radioattivo e le sue conseguenze per il consumatore
SAN FRANCISCO - Da oggi a San Francisco cellulari con l'avvertenza ai naviganti. La città californiana è diventata la prima al mondo dove i telefoni cellulari saranno venduti con un etichetta che averte i consumatori sul tasso di radiazioni che emettono. Chiamata "The Right To Know", l'ordinanza municipale impone ai rivenditori, e ai costruttori, di apparecchiature telefoniche mobili non solo di rivelare l'intensita delle radizioni emesse dai loro apparecchi ma anche di avvertire il consumatore sui rischi per la sua salute.
Inizialmente contrario all'iniziativa Gavin Newsom, il sindaco della città, ne è divenuto il maggior sostenitore. Tanto convinto che ha anche promosso una campagna di sensibilizzazione pubblica con ripercussioni su Facebook, Twitter e gli altri social networks. Pare che a fargli cambiare idea abbiano contribuito le conclusioni alle quali è arrivato l'Interphone Study, un progetto di ricerca sugli effetti delle radiazioni dei cellular sulla salute dei consumatori finanziato dall'industria della telefonia mobile.
Per quanto controverso, malgrado i dubbi di alcuni degli scienziati che vi hanno contribuito, dallo studio emerge comunque una forte correlazione tra l'uso continuato dei cellulari - oltre dieci anni - e un significativo aumento percentuale di casi di cancro del cervello.
La nuova normativa impone dunque ai rivenditori di esibire la "specific absorbance rate" di ogni modello in vendita. "Si tratta di una misura che aiuterà il consumatore a fare una scelta informata", ha affermato Sophie Maxwell, l'unica afro-americana del consiglio comunale e principale firmataria della misura. Ovviamente i commercianti e l'industria telefonica non ne sono entusiasiti e sostengono che creerà solo confusione: "Piuttosto che informare, l'ordinanza svierà i consumatori facendogli credere che alcuni modelli sono più sicuri di altri", ha affermato John Walls, vice presidente della Cellular Telecommunications and Internet Association, "E inoltre i cellulari devono già rispettare le line guida della Federal Communication Commission". Limiti che però vengono contestati da molti perché ritenuti troppo blandi.
A poche ore dall'approvazione a San Franciso, la normativa è stata già riproposta in Maine e nello Stato della California. (16 giugno 2010)
Inizialmente contrario all'iniziativa Gavin Newsom, il sindaco della città, ne è divenuto il maggior sostenitore. Tanto convinto che ha anche promosso una campagna di sensibilizzazione pubblica con ripercussioni su Facebook, Twitter e gli altri social networks. Pare che a fargli cambiare idea abbiano contribuito le conclusioni alle quali è arrivato l'Interphone Study, un progetto di ricerca sugli effetti delle radiazioni dei cellular sulla salute dei consumatori finanziato dall'industria della telefonia mobile.
Per quanto controverso, malgrado i dubbi di alcuni degli scienziati che vi hanno contribuito, dallo studio emerge comunque una forte correlazione tra l'uso continuato dei cellulari - oltre dieci anni - e un significativo aumento percentuale di casi di cancro del cervello.
La nuova normativa impone dunque ai rivenditori di esibire la "specific absorbance rate" di ogni modello in vendita. "Si tratta di una misura che aiuterà il consumatore a fare una scelta informata", ha affermato Sophie Maxwell, l'unica afro-americana del consiglio comunale e principale firmataria della misura. Ovviamente i commercianti e l'industria telefonica non ne sono entusiasiti e sostengono che creerà solo confusione: "Piuttosto che informare, l'ordinanza svierà i consumatori facendogli credere che alcuni modelli sono più sicuri di altri", ha affermato John Walls, vice presidente della Cellular Telecommunications and Internet Association, "E inoltre i cellulari devono già rispettare le line guida della Federal Communication Commission". Limiti che però vengono contestati da molti perché ritenuti troppo blandi.
A poche ore dall'approvazione a San Franciso, la normativa è stata già riproposta in Maine e nello Stato della California. (16 giugno 2010)
Fonte: Repubblica.it