La Spezia. Alcuni di loro erano in Abruzzo nel 2009 a dare una mano nel post-terremoto. Da martedi operano giorno e notte per mantenere attive le comunicazioni tra la sala operativa regionale a Genova, la sala radio in prefettura, il COM Protezione Civile di Santo Stefano (dove abbiamo la sede) ed i vari COC allestiti anche in alcune frazioni particolarmente colpite: Pignone, Casale, Brugnato, Borghetto Vara e Vernazza.
Sono i radioamatori spezzini che sono stati in grado di attivare tutte le stazioni dal martedi mattina alle ore 8, riuscendo quindi a far passare tutte le notizie inerenti la tragedia e l'attivazione dei soccorsi sono state immediate.
Le comunicazioni sono molto importanti e se ne è avuta dimostrazione giovedi quando tutte le linee telefoniche erano saltate e l'unico modo per mantenere attive le comunicazioni era usare i ponti radio in uso ai radioamatori. Tali ripetitori sono in grado di funzionare anche senza corrente elettrica, idem le stazioni allestite nei piccoli comuni spezzini.
I radioamatori sono gli unici abilitati alle trasmissioni di emergenza durante le catastrofi e grazie a loro le varie richieste di aiuto che arrivano dalla popolazione, sindaci o enti vari vengono immediatamente girate alla prefettura che si occupa di inviare il materiale richiesto.
Nei COM (Centro operativo misto) sono presenti tutti i corpi militari, di primo soccorso e tutti gli enti interessati a ripristinare i vari servizi essenziali come Acam, Enel, Telecom.
Le richieste che giungono dai comuni colpiti vengono girati alla prefettura ed in base alla richiesta viene girata al diretto interessato, in modo da velocizzare la risoluzione del problema. In questa emergenza sono attualmente impiegati nei vari turni, almeno 30 soci della sezione della Spezia che grazie alle loro ricetrasmittenti riescono a coprire tutto il territorio interessato dalla alluvione senza problemi.