Le intercettazioni dei fratelli Judica Cordiglia hanno sconvolto il mondo per decine di anni. Achille Judica Cordiglia sarà in città per presentare il libro "Questo il mondo non lo saprà"
Intorno alla Guerra Fredda esiste una fitte rete di segreti, misteri e leggende, molti dei quali ancora insoluti. Tra questi, negli anni '60, ce n'è uno che fece discutere l'Italia, quello delle intercettazioni spaziali dei fratelli Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia.
I due, negli anni '50, diventarono accaniti radioamatori, creando un centro di ascolto radio noto come "Torre Bert". Questi fratelli hanno sempre sostenuto di aver ricevuto, a Torre Bert, alcuni segnali provenienti da missioni spaziali russe precedenti al volo di Yuri Gagarin. Queste missioni avrebbero lasciato degli uomini nello spazio, condannati a morte, e per questo sarebbero state negate dall'Unione Sovietica.
Le registrazioni, infatti, contengono quelli che potrebbero essere gli ultimi rantoli di cosmonauti morenti o i loro disperati appelli prima della morte. Il titolo del libro dei fratelli Julia Cordiglia che sarà presentato a Varese, "...Questo il mondo non lo saprà..." si riferisce proprio alle parole contenute in una di queste registrazioni. Sicuramente Achille Judica Cordiglia dovrà rispondere a molte curiosità e a qualche scetticismo all'incontro organizzato da "Le vie dei Venti" per sabato 23 gennaio alla Sala Varese Corsi di piazza della Motta 4. L'evento è aperto al pubblico.
I misteri contenuti in "Questo il mondo non lo saprà" sono in buona parte ancora insoluti. I fratelli Julia Cordiglia sono spesso considerati persone affidabili, tanto da aver lavorato come periti fonici al Tribunale di Torino. Altri però sostengono l'inattendibilità di questa teoria basandosi sul fatto che molti altri radioamatori europei che pure erano all'ascolto negli stessi periodi non abbiano confermato gli ascolti eseguiti dagli Judica Cordiglia riferibili ai cosmonauti perduti (ad eccezione di un altro radioamatore italiano, Mario Del Rosario). Costoro però ignorano le numerose conferme date anche dall'osservatorio tedesco di Bochum, che allora era diretto dal Prof. Kaminski. Tuttavia lo svedese Sven Grahn, esperto di comunicazioni radio, ha espresso dubbi sull'origine spaziale di tali intercettazioni, avanzando l'ipotesi che in alcuni casi potrebbe trattarsi di trasmissioni terra-terra o trasmissioni da aerei in volo.
Di argomenti di discussione, per gli appassionati, ce ne saranno molti...
Fonte: http://www3.varesenews.it