TRENTO - Festeggiati i 75 anni della sezione ARI (Associazione Radioamatori Italiani) di Trento. La più anziani d'Italia.
La sezione ARI (Associazione Radioamatori Italiani) di Trento, intitolata al primo presidente Danilo Briani (in sigla I2CN), che la fondò nell’autunno del 1934 ha festeggiato il suo 75° compleanno. In assoluto è la sezione radioamatoriale più anziana d’Italia e tra le prime a livello mondiale. Oggi conta 139 iscritti con presidente Andrea Mongera (IN3HEZ), i quali ogni venerdì sera s’incontrano nella sede sociale in Via Conci 86 (ex-scuole Pasi a Madonna Bianca), per organizzare diverse attività connesse alla divulgazione i vari sistemi di radiocomunicazione.
Per l’occasione è stata allestita un’interessante mostra di apparati, strumentazioni e testimonianze di oltre un secolo di radiocomunicazioni. Esposti apparati dal 1940 ai giorni d’oggi, con delle preziose schede tecniche sul loro funzionamento. Particolarmente ammirato l’apparato «Enigma». Una macchina per cifrare (e decifrare) i messaggi segreti, per mezzo di un complicato sistema elettro-meccanico, a tre cilindri con 26 lettere che consente miliardi di possibili combinazioni, al servizio delle forze armate tedesche durante l’ultimo conflitto mondiale. Sistema sviluppato dal tedesco Arthur Scherbius nel 1918, ispirandosi al disco cifrante del matematico italiano Leon Battista Alberti.
Apparato ritrovato in una polverosa cantina a Ravina di Trento, e quindi pazientemente restaurato e messo in funzione dal radioamatore Federico Luchi (IN3AHO). Un pezzo assai raro valutato nelle aste anche oltre 40.000 euro. Interessante anche il convegno sul ruolo e il futuro dei radioamatori (specialmente nel campo della protezione civile e l’assistenza radio), con l’intervento del presidente ARI regionale Pierluigi Andrighetto, e di quello nazionale Giancarlo Sanna (IS0ISJ). A titolo di cronaca, il più anziano anagraficamente tra i radioamatori trentini (e nazionali) è l’ex-pilota del nucleo elicotteri dei VVF di Trento Ernesto Zanlucchi (IN3ZHE), mentre tra quelli che hanno la licenza ministeriale più datata Flaviano Brunelli di Sarche (IN3ZTI) e Mario De Varda di Pergine (IN3SQ).