Nuovi indizi sulla composizione di Marte: dal suo sottosuolo sono venuti alla luce, grazie all'erosione del terreno, 8 depositi di ghiaccio d'acqua. Si tratta di veri e propri blocchi di ghiaccio permanente, che potrebbero essere delle preziose riserve di acqua in vista delle future missioni umane. La presenza di ghiaccio d'acqua a latitudini medie fa pensare che questo sia più comune del previsto su Marte, come emerge dalla ricerca pubblicata sulla rivista Science e condotta dal gruppo del Servizio Geologico degli Stati Uniti (Usgs) coordinato da Colin Dundas.
Le osservazioni, fatte attraverso due strumenti della missione americana Mro (Mars Reconnaissance Orbiter), hanno permesso di osservare in 8 siti la presenza di ghiaccio alla profondità di 2 metri. "L'erosione ha portato alla luce gli strati del suolo che si trovano più in profondità, osservando in un caso anche un deposito di ghiaccio dello spessore di 100 metri", ha osservato Filippo Giacomo Carrozzo, dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).
"Nel 2012 con la missione europea Mars Express avevamo osservato un sottile strato di ghiaccio a basse latitudini, che pensavamo fosse stagionale. Qui si va oltre - rileva - e si può ipotizzare che questo ghiaccio sia lì da molto tempo, e si tratti di un blocco permanente nel sottosuolo". Tra l'altro anche il suo colore è inequivocabile: brillante, bianco e blu.
Risultati come questo sono fondamentali per due motivi: innanzitutto siti del genere "possono essere una riserva di ossigeno da respirare, e di acqua e carburante per gli astronauti che saranno impegnati nelle future missioni umane su Marte", rileva Carrozzo; in secondo luogo è che i siti in cui si trovano i depositi di ghiaccio potranno essere obiettivi sui quali mandare il rover europeo della missione Exomars 2020, che grazie a un trapano italiano destinato a perforare il suolo marziano fino a 2 metri di profondità.
L'ultimo dato che si può trarre da questo studio è che probabilmente il ghiaccio nel sottosuolo di Marte è molto più diffuso del previsto. Di sicuro - conclude - c'è ai poli, ma l'osservazione alle basse e medie latitudini fa pensare che il ghiaccio d'acqua sia presente in tutto il pianeta".