Riportiamo interessante articolo apparso su la Repubblica di qualche tempo fa - Zello, la app che ti salva nelle emergenze lo smartphone diventa un walkie-talkie.

D urante l’uragano Harvey, e metà agosto, in una settimana, Zello ha registrato un boom epocale: sei milioni di download in una settimana, con picchi di 120 nuovi utenti al secondo. ù

E appena inferiori sono le cifre delle due sciagure naturali che si sono abbattute sul’America centrale nelle settimane successive, gli uragani Irma e Maria. In tutti questi casi, le popolazioni sono rimaste isolate per giorni e giorni dalla furia delle acque e delle intemperie: ha potuto comunicare sono chi aveva la app Zello installata e quindi con lo smartphone trasformato in wlakie-talkie ha bypassato le linee cellulari saltate. Negli ultimi anni, è un gran parlare e proliferare di app di ogni tipo, tanto che sono in molti a chiedersi se l’esponenziale digitalizzazione ed iper-connesione, contribuisca davvero a rendere la vita più semplice. Se in molti casi può non essere vero, esiste almeno una app che è in grado di salvarla, la vita. Zello è, come si diceva, un’applicazione che trasforma il telefono in un walkie-talkie. Una sorta di ricetrasmittente: basta spingere un pulsante, e senza bisogno di comporre un numero né un messaggio, è possibile scegliere un canale radiofonico su cui trasmettere, parlare e poi aspettare la replica di un altro utente che abbia installato l’applicazione, senza bisogno di salvarlo tra i propri contatti.

Oltre a poter effettuare chiamate in tempo reale, è possibile lasciare messaggi audio che gli utenti riceveranno non appena in linea. Presentata per la prima volta in Russia nel 2007, con il nome di Loudtalks, dal 2012 la startup ha sede a Austin, in Texas. L’intenzione iniziale del suo creatore, Alexey Gavrilov, era di portare la comunicazione in stile radiofonico all’interno di apparecchi telefonici e personal computer. Tuttavia, la semplicità nell’utilizzo e la possibilità di comunicare in modo veloce e sicuro, l’ha resa uno strumento estremamente popolare in caso d’emergenza. Dapprima largamente utilizzata durante le proteste in Egitto e nell’estate del 2013 all’apice delle contestazioni contro il governo Erdogan in Turchia, quando i dissidenti turchi la usavano per eludere la censura governativa, ha conosciuto una crescente popolarità in Venezuela nel febbraio 2014, quando per aggirare il controllo del governo sulle reti telefoniche, oltre 600.000 venezuelani hanno scaricato l’applicazione per comunicare tra loro durante le proteste.

Ancora: in Ucraina c’è stato un aumento esponenziale degli utenti di Zello all’apice degli scontri. La app ha rappresentato anche il principale strumento utilizzato da migliaia di volontari e soccorritori durante le ricerche di Ivans Berladins, un bambino scomparso lo scorso luglio nei pressi di Liepaja in Lettonia. Il vero boom, tuttavia, che ha visto l’app registrare sei milioni di download ponendola ai vertici delle app più scaricate negli Stati Uniti, è avvenuto nelle settimane in cui l’uragano Harvey che ha colpito duramente il Texas e la Louisiana lo scorso agosto. I volontari, noti come Cajun Navy , accorsi con le barche in aiuto delle vittime, hanno utilizzato l’app per ricevere le chiamate di soccorso, individuare la posizione e coordinare le operazioni di salvataggio. Nel momento di massimo picco, si sono raggiunte 120 registrazioni di nuovi utenti al secondo, totalizzando un milione di nuovi utilizzatori in un solo giorno. Lo stesso è avvenuto con l’uragano Irma in Florida. In un primo momento, al boom aveva contribuito anche una fake news diffusa attraverso i social, secondo cui Zello funziona anche senza Internet. «Al contrario - spiega spiega Bill Morris, ceo di Zello per funzonare l’app ha bisogno di una rete Internet. Il segeto è che è sufficiente anche una connessione rudimentale». Quella che in Italia si chiama Edge/2G. Ad oggi, sono 120 milioni gli utenti registrati.

Zello conta un team di 25 persone. «In poco tempo l’app ha raggiunto i vertici della classifica nell’App Store statunitense. Durante Harvey, i nostri sviluppatori lavoravano 20 ore al giorno per garantire il funzionamento del software a ritmi così elevati. Altri hanno contribuito a semplificare la comunicazione tra le vittime delle inondazioni e i soccorritori». L’app si scarica gratis ed è libera da pubblicità. La forza di Zello, quindi è nel dare la possibilità a chiunque voglia comunicare, o registrare un messaggio, di raggiungere sia un utente ben definito, che un pubblico più ampio, permettendo quindi anche di coordinare larghi gruppi di persone che non si conoscono e risolvere problemi. Tutto servendosi di connessioni non sofisticate, utilizzando gli apparecchi più disparati (disponibile per iOS, Android e Windows Phone) in modo gratuito.

Ma allora come guadagna Zello? «Il modello di business - spiega Morris - si basa sull’offerta ad aziende e organizzazioni di una versione a pagamento di Zello per il mondo business: Zello-Work, che permette di inviare istruzioni in modo semplice e veloce a un gran numero di dipendenti sparsi sul territorio, che è divenuta piuttosto popolare nei settori dei trasporti, delle vendite e dell’accoglienza».

LA APP PER PARLARE Zello si installa nello smartphone come qualsiasi altra app. Trasforma il cellulare o il tablet in un walkie-talkie purché anche la “controparte” abbia la app installata

 

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Zello Walkie Talkie demonstration on channel 27.555