Mi scuso se fino ad ora non ho dato alcun notizia circa la situazione della nostra attività sulle zone colpite dal sisma, ma dal momento della tragica scossa del 29, la situazione praticamente cambiava di ora in ora e le comunicazioni non sempre erano precise e puntuali. Dopo l’ultima forte scossa nella zona di Mirandola e paesi limitrofi la rete telefonica mobile era completamente saltata mentre funzionava a “macchia di leopardo” quella fissa. È stato quindi necessario ripristinare tutte le postazioni che erano appena state dismesse dopo la prima scossa del 20.

Col progredire delle ore, comunque la situazione (delle comunicazioni) è andata migliorando rapidamente e con il ripristino della rete mobile è venuta meno la fase di prima emergenza.

 

Al momento tutti i collegamenti tra i campi sono effettuati con la normale rete di comunicazione (telefonia mobile, fissa e rete telematica) mentre il traffico via radio è effettuato sulle frequenze civili della rete regionale con appoggio (in caso di necessità) delle nostre frequenze VHF. I nostri operatori sono impegnati con turnazione H24 al CCS di Modena e il loro numero è sufficiente a svolgere il compito richiesto. Gli operatori sono per la quasi totalità della stessa provincia e della vicina Reggio Emilia.

Nel momento immediatamente successivo alla scossa e quindi nella fase più acuta dell’emergenza sono intervenuti anche operatori dalla provincia di Ravenna e Bologna. Inoltre abbiamo un presidio operativo anche al COR (Centro Operativo Regionale) di Bologna in turno 8-24 con nostri operatori provenienti soprattutto dalla città e dalle Province limitrofe. Per quel che riguarda le prefetture il Viceprefetto di Modena ha ritenuto non più necessaria una presenza costante in sala radio che, comunque, sarà attivata in caso si ripresentino situazioni di particolare criticità.

 

Vorrei segnalare la reale abnegazione con la quale i nostri soci hanno e stanno operando, nonostante alcuni di loro e le loro famiglie siano stati colpiti direttamente dal terremoto tanto da alloggiare a tutt’oggi in sistemazioni di fortuna. Ringrazio infine per la loro disponibilità i tanti radioamatori delle altre Regioni che hanno voluto dare la loro disinteressata disponibilità a supportare la nostra opera, ma per fortuna, almeno per ora la situazione (ripeto: esclusivamente per quel che riguarda le comunicazioni) sembra essere abbastanza tranquilla. Spero che via via anche la situazione generale, ancora molto problematica, possa tornare quanto prima ad un livello almeno accettabile da tanta gente così duramente e tragicamente provata.

Saluti cordiali,

Il Presidente ARI Emilia Romagna

Claudio Pocaterra I4YHH

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Terremoto: Regione Liguria, 800 pasti al giorno per bambini e anziani

02 Giugno 2012 - 13:03

(ASCA) - Genova, 2 giu - La Regione Liguria e' fortemente impegnata per far fronte all'emergenza terremoto in Emilia Romagna. La Protezione Civile regionale ha allestito a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, un campo per assistere la popolazione colpita dai recenti eventi sismici.

''Con grande senso di responsabilita' dei nostri volontari e dei funzionari regionali che, non dimentichiamo, sono contemporaneamente impegnati per aiutare i Comuni liguri colpiti dalle alluvioni'', ha spiegato in mattinata l'assessore alla Protezione Civile della Regione Liguria Renata Briano che ha fatto il punto dell'intervento.

Gli ospiti del campo sono circa trecento, fra cui molti i bambini e anziani. A San Felice sul Panaro viene fornita assistenza psicologica e infermieristica e la cucina riesce a garantire ottocento pasti al giorno. Nel campo sono presenti cinquantacinque volontari liguri.

''Anche i volontari dell'ARI, l'Associazione Radioamatori Italiani, stanno dando un importante contributo per quanto riguarda le telecomunicazioni, mentre quelli dell'Associazione Nazionale Carabinieri svolgono diverse funzioni, soprattutto di controllo'', ha detto la Briano.

Da lunedi' il campo della Regione Liguria ospitera' due squadre di tecnici per le verifiche di agibilita' degli edifici dell'area terremotata.

 

Fonte: ASCA